201712.07
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I figli, la separazione e le feste di Natale


I periodi festivi creano sempre qualche tensione in più nelle coppie separate. Già quando si sta insieme la gestione degli impegni familiari natalizi è complicata (e spesso genera conflitti), quando poi i genitori sono separati ci sono ancora più incastri da far combinare.
La divisione dei giorni di vacanza dei figli e soprattutto l’organizzazione dei giorni di vera e propria festa, può diventare campo di lotta. Proviamo a chiarire quali sono le regole, proprio per evitare che ci si scontri.
Diciamo subito che una legge in tale senso ovviamente non esiste, ovvero non c’è un provvedimento normativo che regola il comportamento dei genitori, tuttavia deve essere tenuto in alta considerazione il principio generale di tutta la normativa in materia di separazione e di diritto dei minori ,ovvero perseguire comunque la priorità del benessere dei minori, quello che le convenzioni internazionali chiamano il best interest of Child.
Qualsiasi accordo o decisone che deve essere concordata tra i genitori deve muoversi entro la cornice del suesposto principio .
Vi in realtà un prassi giurisprudenziale , che i giudici tendono ad applicare , quando non via accordo tra i genitori i bambini cioè trascorrono le vacanze di Natale metà con un genitore e metà con l’altro, facendo in modo che, ad anni alterni, passino con uno il periodo dal 23 (chiusura delle scuole, quindi anche prima) al 30 e con l’altro dal 31 al 6 gennaio.
Nella prima settimana cadono due giorni che di solito si trascorrono in famiglia e in cui si festeggia: il 24 e il 25. Stessa cosa nella seconda: il 31 e il 1° gennaio.
In questi casi si cercherà di alternarsi se la vicinanza dei genitori lo permette: se nella prima settimana i bambini stanno con la mamma, sarà opportuno che o la sera del 24 o la giornata del 25 la passino col papà. Così nella seconda settimana, stiano con la mamma o la sera del 31 o il giorno di capodanno.
Sempre con l’accortezza di alternare gli anni.
Tuttavia questa non può essere una regola ,in quanto le esigenze delle famiglia non sono mai le stesse, ad esempio i genitori possono abitare distanti, quindi più che un regola generale in questi casi serve, uno sforzo da parte dei genitori , di allentare il conflitto eventualmente esistente in modo da fare trascorre ai propri figli le festività nel modo più tranquillo possibile, rispettando quindi i bambini ma certamente anche le esigenze degli adulti( dell’altro genitori). La pretesa di “non far vedere” i bambini a questo o quel parente deve essere seriamente e gravemente motivata, altrimenti meglio mettersela via.
Ricordiamoci sempre che il Natale per i bambini rappresenta u momento di gioia e di festa per tutti e per tanto al fine di esercitare correttamente il proprio ruolo genitoriale è opportuno che i genitori condividano e coinvolgono i bambini nelle scelte di come trascorre la feste, questo non significa che devono scegliere loro ma che devono essere coinvolto nella programmazione evitando però domande del tipo : con chi vuoi trascorrere le feste? Questa domanda non persegue sicuramente i best interest of Child , perchè alimenta nel bambino un conflitto di lealtà tra i genitori che può avere conseguenze negative.
E’ necessario quindi empatizzare icon i figli cercando di andare incontro alle loro esigenze ed ai loro desideri. Tenere quindi nel giusto conto anche le tradizioni familiari ,ovvero he se la famiglia del padre è solita festeggiare il 24 ad esempio, non vi è motivo per cui non fare continuare la tradizione. Ricordarsi inoltre che al giorno di oggi fortunatamente esiste la tecnologia e quindi in casi come questi sarebbe opportuno utilizzarle nel migliore dei modi, condividendo anche se a distanza i momenti di festa con l’altro genitore, facendo inviare una foto dei ricevuto all’altro genitore, della tavola apparecchiata , una telefonata in modo che i bambini capiscono che i genitori anche se sperati continuano ugualmente a fare i genitori ed a partecipare ad ogni momento di gioia dei piccoli.
E’ sempre auspicabile un accordo tra i genitori tenendo conto di quanto sopra sostenuto , accordo che potrà essere formalizzato attraverso email in modo che nessuno poi possa contestarlo è sempre migliore di un qualsiasi accordo imposto da un Giudice, che invece a volte è necessario al fine di superare la cornica mancata comunicazione tra genitori.

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