201806.08
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Il matrimonio di una coppia omosessuale di nazionalità italiana celebrato all’Estero non potrà essere trascritto in Italia.


Non può essere riconosciuto in Italia il matrimonio omosex celebrato all’estero perché il nostro Paese ha scelto le unioni civili e il modello adottato con la legge Cirinnà è compatibile con i principi di Ue e Strasburgo: è infatti frutto di una discrezionalità legislativa riconosciuta dalla stessa Convenzione europea dei diritti dell’uomo.
Il verdetto non cambia quando a chiedere la trascrizione delle nozze gay è una coppia formata da un partner italiano e l’altro estero.
È una questione soprattutto di forma, d’altronde: l’istituto introdotto dalla legge 76/2016 offre un’ampia equiparazione al matrimonio negli strumenti di regolazione grazie al rinvio alla disciplina del codice civile. È quanto emerge dalla sentenza 11696/18, pubblicata il 14 maggio dalla prima sezione civile della Cassazione.

LA sentenza prende spunto dal caso di una coppia italiana  same sex che si è spostata in Brasile, ed una volta rientrati in Italia si sono visti negare la trascrizione del l oro matrimonio , ma solamente il cosiddetto downgrading , ovvero la conversione del matrimonio in Unione civile sposi come prevede la legge italiana, si ritene infatti  che i lParlamento italiano adottato la legge sulle Unioni civile abbia esercitato pienamente ed in assoluta autonomia la libertà di scelta del modello con cui riconoscere le unioni omoaffettive in base alla carte dei diritti fondamentali UE.

In effetti la questione della trascrizione del matrimonio gay fra italiano e uno straniero non viene risolta in modo esplicito dall’articolo 32 bis della legge 218/95. Ma l’articolo 32 quinquies contiene una clausola di salvaguardia secondo cui producono gli stessi effetti delle unioni civili regolate dalla legge italiana gli atti stranieri derivanti da istituti analoghi che pure non hanno strumenti di tutela equiparabili a quelli previsti dalla legge 76/2016

Diverso l’esito quando a chiedere il riconoscimento in Italia del matrimonio omosex celebrato all’estero sono due cittadini stranieri: in tal caso le nozze dovrebbero essere trascritte come tali, senza alcuna conversione perché quel vincolo contratto al di fuori dei confini nazionali non può costituire una forma di aggiramento della legge 76/2016. E ciò anche se non è previsto un registro ad hoc per un difetto di coordinamento fra le disposizioni: si prevede infatti al momento che questi atti vadano trascritti nel registro delle unioni civili.


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