202501.13
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AFFTTI BREVI A FIRENZE : A CHE PUNTO SIAMO ?

L’argomento locazioni brevi a Firenze è un argomento di sempre grande attualità e di sicuro interesse. Era il 2023 quando l’allora Sindaco Dario Nardella, stanco delle promosse non mantenute da parte del Governo centrale di un norma che regolasse le locazioni brevi nel centro storico della città ad alta vocazione turistica, decise di adottere una variante al regolamento urbanistico della città, variante che imponeva il divieto di adibire ulteriori abitazioni nel centro storico di Firenze come affetti brevi.

La decisione sollevò le proteste di molti tra qui anche dell’opposizione in Consiglio Comunale, alcune organizzazioni di proprietari immobiliari ricorsero al Tar contro l’ordinanza del Sindaco ritenendo un inammissibile ingerenza del Comune nella proprietà privata. Al momento dell’approvazione del nuovo piano le disposizioni inerenti gli affitti brevi sono state stralciate in virtù di un emendamento presentato dal Sindaco e motivato con la volontà di attendere la definizioni dei numerosi ricorsi pendenti nei confronti ella vairente al regolamento urbano. Una rimozione temporanea secondo il Sindaco.

Rimozione temporanea inammissibile secondo il Tar, non essendo infatti state inserita la variante, all’interno del nuovo piano operativo essa automaticamente decade facendo venire conseguentemente meno gli effetti pregiudizievoli della variante alla base del ricorso .

In sostanza il Tar non ha deciso quindi sul merito del ricorso ma pregiudizialmente ha ritenuto la disposizioni oggetto del stesso non applicabile perché non approvate con il piano Operativo .A tal proposito, il TAR ha sottolineato che «la pianificazione urbanistica richiede scelte univoche e non tollera la coesistenza di regole contraddittorie, la cui composizione finirebbe per restare affidata a criteri arbitrari e incerti “riallineamenti” futuri». Quindi, per riportare un ordine logico prima ancora che giuridico, va applicato il «consueto criterio della successione nel tempo»: l’approvazione del piano operativo (che non contiene lo stop alle locazioni turistiche) fa decadere la norma precedentemente adottata con la variante al regolamento urbanistico. Di conseguenza, i ricorsi sono stati considerati “improcedibili” per “sopravvenuta carenza di interesse.

Con l’insediamento della nuova Sindaca Sara Funaro la giunta comunale come primo atto nel Luglio del 2024, ha dato il via libera all’adozione della variante al Piano operativo che prevede l’inserimento nel nuovo strumento urbanistico della norma che blocca nuove locazioni turistiche brevi in centro storico. Dando cosi di nuovo vita all’ordinanza Nardella che il Tar aveva bocciato.

Anche contro questa nuovo ordinanza le associazioni di categorie hanno proposto nuovamente ricorso la Tar, il Tribunale che ha coque respinto la richiesta di spessiva dell’ordinanza ha fissato per il prossimo Maggio l’udienza , la decisione arriverà quindi , questa volta sul merito, entro il mese di Settembre. Nel frattempo il Governo centrale ha emanato un decreto legge convertito in legge, il cosiddetto Decreto slava casa che secondo alcuni, renderebbe inapplicabile l’ordinanza del Sindaco dil blocco delle locazioni turistiche nel centro storico Si afferma infatti nella legge che i cambi d’uso per le abitazioni di proprietà sono sempre possibili.

Questa norma secondo gli oppositori del comune , toglierebbe spazio di manovra ai comuni in ambito della materia di locazioni brevi . Appare evidente come questa modifica sia stata fatta dal Governo per evitare che un comune potesse adottare delibere come questa e di fatto renderla illegittima.

Non resta che attendere la decisione del Tar , prevista per il prossimo mese di Luglio

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